Riconoscere e sconfiggere gli Attacchi di Panico
Un Attacco di Panico (ADP) è un periodo intenso di paura e disagio che raggiunge il picco in pochi minuti ed è caratterizzato da almeno quattro dei seguenti sintomi: (altro…)
Learn MorePerché il caldo può peggiorare l’ansia e il panico?
CARATTERISTICHE E SINTOMI
L’estate e la primavera sono i periodi dell’anno in cui si registra un aumento delle manifestazioni sintomatiche legate all’ansia e agli attacchi di panico. Infatti, a causa dell’aumento della temperatura e delle ore di luce il cervello produce più cortisolo (l’ormone dello stress) a cui consegue un peggioramento dei sintomi. Tra questi sono presenti:
- Intense palpitazioni cardiache
- Sudorazione eccessiva in tutte parti del corpo
- Scosse piccole oppure di intensità maggiore
- Sensazione di sentirsi soffocare
- Respirazione affannosa
- Dolori o fastidi nel petto
- Fame d’aria, nausee o fastidi nella zona addominale
- Sensazione di avere le vertigini, di sentirsi instabili, di avere la “testa leggera” o di svenimento
- Brividi o vampate di calore
- Sensazione di torpore o formicolio nel corpo
- Percezione di irrealtà o di staccarsi da se stessi
Le sensazioni fisiche descritte precedentemente tendono ad incrementarsi in quegli individui con un’alta predisposizione all’ansia e vengono lette dal soggetto come una prova certa che sta accadendo qualcosa di pericoloso. A queste sensazioni seguono poi rapidi pensieri catastrofici riguardanti lo sproporzionato timore di perdere il controllo (es. svenire), “diventare pazzi” o morire (es. temere un infarto).
Queste persone, oltre a presentare una costante ansia anticipatoria per le condizioni climatiche, per tentare di fronteggiare l’ansia si distraggono (es. leggono un libro, chiamano il partner, pensano ad altro, vanno a fare una passeggiata), monitorano costantemente le sensazioni fisiologiche del proprio corpo ed evitano i posti affollati o quelli in cui sono scarsamente raggiungibili delle vie di fuga. Tuttavia, tali comportamenti protettivi e di evitamento non risolvono affatto il problema e non fanno altro che rinforzarlo e peggiorarlo. Ciò accade perché la catastrofe temuta associata alle reazioni dello stato d’ansia non patologico non viene mai disconfermata. Inoltre, è bene anche considerare che altri fattori stressanti come la stanchezza conseguente ad un anno di lavoro intenso e la difficoltà a prendere sonno per il caldo possono aumentare la predisposizione all’insorgenza dell’ansia e degli attacchi di panico.
CONSIGLI E INDICAZIONI
Se l’ansia e gli attacchi di panico aumentano velocemente e vi trovate nel bel mezzo di una crisi, è bene tenere a mente i seguenti suggerimenti per contenere ed evitare il malessere:
- non fingete di star bene poichè ciò comporta un aumento delle palpitazioni cardiache
- non tentate di scappare perché rischiate di cadere o di fare incidenti
- non forzate il respiro e non iperventilate in quanto ciò aumenta la sensazione di angoscia
- mettetevi al fresco in una posizione comoda evitando di sdraiarvi perché così i sintomi si aggraverebbero
- chiedete aiuto a qualcuno
Tuttavia, se l’afa e l’umidità aumentano il vostro disagio connesso all’ansia e al panico e a ciò segue un peggioramento degli stati d’animo, della vita sociale e del rendimento lavorativo e scolastico, è fortemente consigliato contattare quanto prima uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale.
Infatti, la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e il trattamento EMDR, secondo diverse ricerche scientifiche nazionali e internazionali, sono considerati il metodi non farmacologici più efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia. Inoltre, queste terapea in combinazione presentano margini di miglioramento superiori agli psicofarmaci e, se paragonate ad essi, risultano anche più efficaci nella prevenzione delle ricadute poiché in tempistiche molto brevi insegna alla persona a riconoscere e gestire i segnali dell’ansia e del panico e a modificare i pensieri disfunzionali ad essi associati.
BIBLIOGRAFIA
- American Psychiatric Association,“Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – 5° Edizione” (2013)
- Perdighe C., Mancini F., “Elementi di psicoterapia cognitiva” (2010)
- Zocchi L., “Principi di fisiologia” (2012)