Riconoscere e liberarsi dalla depressione
CARATTERISTICHE E SINTOMATOLOGIA
La depressione è una tra le malattie mentali più diffuse ed è purtroppo in continua crescita. Il suo esordio è sempre più precoce (intorno ai 15 anni circa) e a soffrirne maggiormente sono i giovani adulti tra i 25 e i 44 anni, soprattutto le donne. Questo disturbo psichiatrico non ha nulla a che vedere con uno stato di tristezza passeggera caratterizzato da un calo momentaneo dell’umore, stress, stanchezza e nervi a fior di pelle che tende poi a risolversi spontaneamente. Infatti, essere depressi significa essere inghiottiti da una condizione di malessere generale caratterizzata da diversi sintomi cognitivi e corporei a cui segue una compromissione significativa della qualità della vita. Tra questi sono presenti:
- un basso tono dell’umore per la maggior parte del tempo
- la mancanza di piacere per tutto ciò che prima era fonte di felicità e per cui ci si sentiva soddisfatti
- una perenne sensazione di stanchezza senza aver compiuto degli sforzi
- frequenti sentimenti di colpa ed autosvalutazione
- facile irritabilità e difficoltà a mantenere la concentrazione
- aumento o diminuzione drastica del sonno e della sua qualità
- aumento o diminuzione di peso e dell’appetito
- calo o riduzione del desiderio sessuale
- idee e rischio di suicidio (nel 15% dei casi) sia pensieri automatici di contenuto negativo
Inoltre, non è raro che insieme alla depressione possano svilupparsi altri disturbi psicologici (ad esempio un disturbo d’ansia) che peggiorerebbero ulteriormente la situazione generale.
CAUSE
Nella depressione non esiste una causa unica ma il suo esordio è dovuto all’interazione tra fattori genetici, un supporto sociale povero o instabile e l’interpretazione negativa di qualsiasi evento di vita stressante (es. un lutto, una separazione o la fine di una storia sentimentale, problemi economici o la perdita del posto di lavoro). Così la persona depressa inizia gradualmente a sentirsi in un tunnel senza via d’uscita in cui domina l’idea della perdita percepita come irrinunciabile (“la mia vita non ha senso senza ciò poiché non posso farne a meno”), insostituibile (“niente e nessuno potrà mai prendere il posto del bene perduto”) e irrecuperabile (“non potrò più riaverlo”).
CONSEGUENZE
La persona depressa inizierà ad essere sopraffatta da pensieri intrisi di negatività che riguardano se stessi in quanto a dominare sarà l’idea di essere un fallito e non amabile, il mondo viene percepito come ingiusto e il futuro immaginato come buio e privo di speranza. Inoltre, questa condizione tende a protrarsi e a mantenersi nel tempo perché lo stato di negatività vissuto diviene a sua volta un ulteriore motivo di autocritica. Infatti, l’individuo inizierà a pensare che il suo atteggiamento di autocritica sarà un’ulteriore prova di non valere nulla, rinforzando la convinzione di essere diventato insopportabile per gli altri e di non meritare affetto, amicizia e vicinanza. A ciò si aggiunge la messa in atto di tentativi di soluzione disfunzionali come il rimuginio sul futuro, la ruminazione sul passato e il focalizzarsi troppo sul bene perduto, abbandonando gli altri aspetti della vita come hobby, amicizie e altri interessi personali.
QUAL E’ LA TERAPIA PIU’ CORRETTA?
Se leggendo queste righe vi siete riconosciuti in alcuni aspetti della depressione, è consigliato non aspettare ancora ma agire quanto prima poiché la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente e di conseguenza i tempi di guarigione potrebbero allungarsi. Il primo passo da fare per riprendere in mano la vostra vita è contattare uno psicoterapeuta, preferibilmente specializzato in psicoterapia cognitivo comportamentale e che abbia adeguate conoscenze della terapia EMDR e della Flash Technique. Infatti, diversi studi scientifici hanno dimostrato che la Psicoterapia Cognitivo comportamentale abbinata alla terapia EMDR e alla Flash Technique sono dei metodi molto efficaci nel trattamento della depressione in quanto mira alla riattivazione psicomotoria della persona e ad elaborare i pensieri e i sentimenti negativi, garantendo dei miglioramenti in tempi relativamente brevi e minimizzando il più possibile le possibilità di ricaduta.
Tuttavia, nelle depressioni di intensità media o grave, è sempre consigliata la combinazione tra psicoterapia cognitivo comportamentale e psicofarmaci. Infine, dopo aver fatto i dovuti accertamenti e considerando che ogni situazione è diversa dall’altra, sarà sempre il professionista della salute mentale a decidere se ricorrere alla sola psicoterapia oppure se integrarla eventualmente con la terapia farmacologica.
BIBLIOGRAFIA
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