Le vacanze natalizie: tra gioia, stress e depressione
L’arco di tempo compreso tra i giorni prima di Natale e l’Epifania può rappresentare un potente fattore stressogeno. Infatti, mentre alcune persone non vedono l’ora che arrivi questo periodo per “ricaricare le batterie” e riposarsi, altre manifestano malessere e rifiuto sperando che tutto finisca quanto prima.
Durante le vacanze natalizie è molto frequente l’insorgenza di un fenomeno noto come Christmas Blues o depressione natalizia caratterizzato da una serie di sintomi come insonnia, ansia, pensieri automatici negativi, facile irritabilità, crisi di pianto e una diminuzione di interesse per le attività che prima venivano reputate soggettivamente piacevoli. A confermare un decremento della salute mentale in questo periodo dell’anno è opportuno citare uno studio scientifico effettuato dagli psichiatri americani Hillard, Holland e Ramm nel 1981 in cui si documenta un aumento di ricoveri psichiatrici e di tentativi di suicidio.
Questo stato psicofisico dipenderebbe sia dai bassi livelli di serotonina che determinano un abbassamento del tono dell’umore a causa della diminuzione ore di luce sia dalle pressanti convenzioni sociali in cui regna l’inautentica disposizione ai festeggiamenti. A ciò, si aggiungono la frenetica corsa ai regali, le continue riunioni familiari in cui potrebbero essere presenti persone la cui compagnia è poco gradita, l’abbandono temporaneo degli impegni scolastici e lavorativi e la nostalgia dell’anno passato unita ai pensieri futuri per il nuovo anno in arrivo.
Inoltre, in questo periodo le persone che hanno sperimentato una perdita recente come la morte di una persona cara, la fine o la crisi di una relazione, l’incertezza lavorativa o il combattere un grave problema di salute tendono a sperimentare un aumento del dolore e del senso di solitudine.
COME COMBATTERE LA DEPRESSIONE NATALIZIA?
Per far fronte alla depressione natalizia, è consigliato attuare le seguenti strategie:
- Organizzarsi in tempo: per l’acquisto dei regali natalizi sarebbe preferibile prendersi una giornata da dedicare a tale attività, evitando stressanti cambiamenti di routine e spendere una somma consona alle proprie possibilità;
- Fare ciò che si preferisce: è bene sentirsi in diritto di rifiutare incontri con persone poco gradite, dando la priorità a tutto ciò che ci rende felici e appagati poiché si è liberi di investire il proprio tempo libero come si vuole;
- Non giudicare negativamente le proprie emozioni: se la tradizione “impone” che a Natale bisogna essere felici e capita di sentirsi tristi, ansiosi, frustrati o arrabbiati, sarebbe opportuno non cercare di sopprimere queste emozioni ma accoglierle e, se lo si desidera, condividerle con un amico o un familiare fidato;
- Scegliere l’aria aperta: se le condizioni climatiche lo consentono, è consigliato sfruttare le ore di
luce in attività per stare in luoghi aperti invece che trascorrere molte ore davanti alle innumerevoli trasmissioni dei mass media; - Prendersi cura di sè: è bene dedicarsi ai propri passatempi preferiti e pensare a se stessi, per esempio regalandosi qualcosa di piacevole;
CONCLUSIONI
Se nonostante i precedenti suggerimenti ci si accorge che la depressione natalizia persiste causando disagi personali e relazionali, è fortemente indicata una consulenza psicoterapeutica finalizzata alla comprensione delle emozioni e dei pensieri disfunzionali presenti durante questo periodo di tempo.
BIBLIOGRAFIA
- American Psychiatric Association, “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – 5° Edizione” (2013)
- Hillard J.R., Holland J. M., Ramm D., “Christmas and psychopathology. Data from a psychiatric emergency room population” (1981)
SITOGRAFIA
- ncbi.nlm.nih.gov
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