Come mi accorgo che un adolescente è depresso?
L’adolescenza è un periodo della vita in cui si manifestano con estrema velocità e turbolenza dei cambiamenti fisici, psicologici, emotivi e sociali che hanno un forte impatto sulla crescita del giovane influenzando la sua personalità per tutto l’arco della sua vita. (altro…)
Learn MoreAnsia e pensieri negativi nell’impotenza sessuale
La Disfunzione Erettile (DE), nota anche come disturbo erettile ma più comunemente come impotenza, colpisce in Italia circa 3 milioni di uomini. Questo problema sessuale consiste nell’incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione per un periodo di almeno 6 mesi, pur in presenza di appetito sessuale, e non deve dipendere nè da un altro disturbo mentale di tipo non sessuale nè da effetti collaterali di un farmaco o di un’altra condizione medica.
Per un’accurata diagnosi, è sempre necessario effettuare degli esami preliminari di tipo medico da un endocrinologo o da un andrologo per vedere se questo disturbo sessuale sia dovuto ad un problema organico. Esclusa la natura medica del problema, è necessario contattare uno psicoterapeuta per comprendere ed affrontare i fattori psicologici alla base dell’impotenza.
I fattori psicologici e relazionali dell’impotenza sono diversi. Tra questi, troviamo la paura dell’insuccesso poiché, quando viene ingigantito e drammatizzato il fatto che qualche volta si sia persa l’erezione, l’uomo sperimenta un aumento dell’ansia da prestazione. A ciò, si aggiungono il timore di essere abbandonato e di non essere amato, la difficoltà di abbandonarsi alle proprie sensazioni corporee, lo scarso coinvolgimento che abbassa la voglia di fare sesso o, contrariamente, l’eccessivo coinvolgimento il quale aumenta l’ansia da prestazione e, infine, situazioni stressanti di vario tipo come problematiche economiche o l’eccessivo carico di lavoro.
L’ansia da prestazione è dovuta ad un’eccessiva preoccupazione per la performance sessuale. Infatti, un primo o alcuni fallimenti, innescano nella mente del soggetto un circolo di pensieri fissati unicamente sulla prestazione che aumentano l’ansia, rendendo più probabile il fallimento. In questi casi infatti, a causa delle precedenti esperienze negative, l’uomo concentra l’attenzione unicamente sulle conseguenze della performance fallimentare poiché teme eventualmente di essere criticato, deriso e abbandonato. Inoltre, ad influire negativamente sul quadro, si aggiungono anche altri pensieri disfunzionali e convinzioni sbagliate socialmente diffuse in cui il fallimento sessuale dell’uomo viene generalmente visto come inaccettabile in quanto viene messa in discussione la sua virilità.
TRATTAMENTO PSICOTERAPEUTICO
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (CBT) e la Terapia Mansionale Integrata (TMI) sono dei metodi molto valido per il trattamento dell’impotenza. Infatti, il soggetto impara a riconoscere i pensieri disfunzionali e il continuo rimuginio sulla performance sessuale, a gestire l’ansia da prestazione e si possono risolvere eventuali dinamiche dannose presenti all’interno della coppia che contribuiscono a mantenere il problema presentato. Infine, considerato il legame tra eventi traumatici di vario tipo e disturbi sessuali, è consigliato integrare la CBT e la TMI con il Trattamento EMDR e la Flash Technique.
BIBLIOGRAFIA
- American Psychiatric Association, “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – 5° Edizione” (2013);
- Althof S. E., “Sex therapy and combined (sex and medical) therapy (2010);
- Althof S. E., “Erectile dysfunction. Psychoterapy wuth men and couple (2011);
- Déttore D., “Trattato di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale” (2018);
- Fenelli A., Lorenzini R., “Clinica delle disfunzioni sessuali” (2012);
- Giuri S. et al., “Cognitive attentional syndrome and metacognitive beliefs in male sexual disfunction: an exploratory study” (2016);
- Isola E., Maccarone B., “EMDR e Disturbi sessuali” (2019)
- Jannini E. A. et al., “Health related charachteristics ad unmet needs of men with erectile dysfunction: a survey in five European country” (2014);
- Jannini E. A., Lenzi A., Maggi M., “Sessuologia medica. Trattato di psicosessuologia e medicina della sessualità” (2007);
- Kaplan H. S., “Nuove terapie sessuali” (1974);
- Masters W. H. e Johnson V. E., “Human sexual inadequacy” (1970);
- McCarthy B. W. e Fucito L. M., “Integrating medication, realistic expectation and therapeutic intervention in the treatment of male sexual dysfunction” (2005);
- Metz M.e McCarthy B. W., “Coping with premature ejaculation” (2004);
- Perazzini F. et al., “Frequency and determinants of erectile dysfunction in Italy” (2000);
Riconoscere e liberarsi dalla depressione
CARATTERISTICHE E SINTOMATOLOGIA
La depressione è una tra le malattie mentali più diffuse ed è purtroppo in continua crescita. Il suo esordio è sempre più precoce (intorno ai 15 anni circa) e a soffrirne maggiormente sono i giovani adulti tra i 25 e i 44 anni, soprattutto le donne. Questo disturbo psichiatrico non ha nulla a che vedere con uno stato di tristezza passeggera caratterizzato da un calo momentaneo dell’umore, stress, stanchezza e nervi a fior di pelle che tende poi a risolversi spontaneamente. Infatti, essere depressi significa essere inghiottiti da una condizione di malessere generale caratterizzata da diversi sintomi cognitivi e corporei a cui segue una compromissione significativa della qualità della vita. Tra questi sono presenti:
- un basso tono dell’umore per la maggior parte del tempo
- la mancanza di piacere per tutto ciò che prima era fonte di felicità e per cui ci si sentiva soddisfatti
- una perenne sensazione di stanchezza senza aver compiuto degli sforzi
- frequenti sentimenti di colpa ed autosvalutazione
- facile irritabilità e difficoltà a mantenere la concentrazione
- aumento o diminuzione drastica del sonno e della sua qualità
- aumento o diminuzione di peso e dell’appetito
- calo o riduzione del desiderio sessuale
- idee e rischio di suicidio (nel 15% dei casi) sia pensieri automatici di contenuto negativo
Inoltre, non è raro che insieme alla depressione possano svilupparsi altri disturbi psicologici (ad esempio un disturbo d’ansia) che peggiorerebbero ulteriormente la situazione generale.
CAUSE
Nella depressione non esiste una causa unica ma il suo esordio è dovuto all’interazione tra fattori genetici, un supporto sociale povero o instabile e l’interpretazione negativa di qualsiasi evento di vita stressante (es. un lutto, una separazione o la fine di una storia sentimentale, problemi economici o la perdita del posto di lavoro). Così la persona depressa inizia gradualmente a sentirsi in un tunnel senza via d’uscita in cui domina l’idea della perdita percepita come irrinunciabile (“la mia vita non ha senso senza ciò poiché non posso farne a meno”), insostituibile (“niente e nessuno potrà mai prendere il posto del bene perduto”) e irrecuperabile (“non potrò più riaverlo”).
CONSEGUENZE
La persona depressa inizierà ad essere sopraffatta da pensieri intrisi di negatività che riguardano se stessi in quanto a dominare sarà l’idea di essere un fallito e non amabile, il mondo viene percepito come ingiusto e il futuro immaginato come buio e privo di speranza. Inoltre, questa condizione tende a protrarsi e a mantenersi nel tempo perché lo stato di negatività vissuto diviene a sua volta un ulteriore motivo di autocritica. Infatti, l’individuo inizierà a pensare che il suo atteggiamento di autocritica sarà un’ulteriore prova di non valere nulla, rinforzando la convinzione di essere diventato insopportabile per gli altri e di non meritare affetto, amicizia e vicinanza. A ciò si aggiunge la messa in atto di tentativi di soluzione disfunzionali come il rimuginio sul futuro, la ruminazione sul passato e il focalizzarsi troppo sul bene perduto, abbandonando gli altri aspetti della vita come hobby, amicizie e altri interessi personali.
QUAL E’ LA TERAPIA PIU’ CORRETTA?
Se leggendo queste righe vi siete riconosciuti in alcuni aspetti della depressione, è consigliato non aspettare ancora ma agire quanto prima poiché la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente e di conseguenza i tempi di guarigione potrebbero allungarsi. Il primo passo da fare per riprendere in mano la vostra vita è contattare uno psicoterapeuta, preferibilmente specializzato in psicoterapia cognitivo comportamentale e che abbia adeguate conoscenze della terapia EMDR e della Flash Technique. Infatti, diversi studi scientifici hanno dimostrato che la Psicoterapia Cognitivo comportamentale abbinata alla terapia EMDR e alla Flash Technique sono dei metodi molto efficaci nel trattamento della depressione in quanto mira alla riattivazione psicomotoria della persona e ad elaborare i pensieri e i sentimenti negativi, garantendo dei miglioramenti in tempi relativamente brevi e minimizzando il più possibile le possibilità di ricaduta.
Tuttavia, nelle depressioni di intensità media o grave, è sempre consigliata la combinazione tra psicoterapia cognitivo comportamentale e psicofarmaci. Infine, dopo aver fatto i dovuti accertamenti e considerando che ogni situazione è diversa dall’altra, sarà sempre il professionista della salute mentale a decidere se ricorrere alla sola psicoterapia oppure se integrarla eventualmente con la terapia farmacologica.
BIBLIOGRAFIA
- American Psychiatric Association, “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – 5° Edizione” (2013)
- Beck A. T. et al., “Gli approcci cognitivi alla depressione” (2004)
- Beck A. T., “Principi di terapia cognitiva. Un approccio nuovo alla cura dei disturbi affettivi” (1984)
- Bowlby J., “La perdita della madre” (2000)
- Bowlby J., “Costruzione e rottura dei legami affettivi” (1982)
- Castelfranchi C., Mancini F., Miceli M., “Fondamenti di cognitivismo clinico” (2002)
- Clark D. A., Beck A. T., Alford B. A., “Teoria e terapie cognitive della depressione” (2000)
- Perdighe C., Mancini F., Miceli M., “Elementi di psicoterapia cognitiva” (2010)
- Tillema L. J. et al., “Negative mood perceived self-efficacy and personal standards in dysphoria: the effects on contextual cues on self-defeating patterns of cognition” in “Cognitive therapy and research” (2001)
5 cose da fare se pensi di avere la depressione
INTRODUZIONE
La depressione non è un segno di debolezza ma una patologia mentale che può colpire qualsiasi tipo persona a prescindere dal sesso, dall’età e dalla situazione sociale ed economica. (altro…)
Learn More