4 cose da sapere sulla terapia EMDR
Negli ultimi anni si è parlato sempre di più di EMDR e trauma psicologico e, per evitare che si diffondano informazioni sbagliate che possano generare paura e confusione, ho deciso di scrivere questo breve articolo partendo dalla sua scoperta fino ai recenti studi scientifici.
L’ EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una procedura di trattamento introdotto circa 30 anni fa dalla psicologa americana Francine Shapiro che, notando casualmente che certi tipi di movimenti saccadici erano in grado di ridurre l’intensità dei pensieri disturbanti e il disagio associato, ipotizzò che i movimenti oculari bilaterali potessero giocare un ruolo cruciale sulla desensibilizzazione dei ricordi traumatici (Shapiro, 1989). La sua applicazione negli anni diventò sempre più evidente tanto che i cambiamenti in positivo furono non solo relativi alle iniziali valutazioni negative di sé ma anche nella comparsa di emozioni positive e cambiamenti nelle sensazioni e nei comportamenti (Shapiro, 2001).
1) L’EMDR È UNA TECNICA SCIENTIFICAMENTE VALIDA
L’EMDR è un metodo non farmacologico ma psicoterapeutico che si è dimostrato efficace nel trattamento di diverse forme di psicopatologia (ansia, depressione, dipendenza, lutto, disturbi alimentari, disturbo ossessivo compulsivo e dipendenze patologiche). La sua efficacia è stata dimostrata da oltre 44 studi scientifici e documentata in centinaia di pubblicazioni. Inoltre, fonti autorevoli come l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno dichiarato che “l’EMDR, insieme alla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale individuale o di gruppo (CBT) focalizzata sul trauma, dovrebbero essere indicate per bambini, adolescenti e adulti con disturbo post-traumatico da stress” (OMS, 2013)”.
2) I MOVIMENTI OCULARI COLLEGANO GLI EMISFERI
L’EMDR avvia la stimolazione cerebrale alternata da destra e sinistra che generalmente viene effettuata attraverso il movimento degli occhi ma anche attraverso degli stimoli tattili o uditivi. In sostanza, sul piano procedurale, il protocollo standard di desensibilizzazione e rielaborazione prevede che il paziente in seduta focalizzi l’attenzione sull’immagine attualmente più disturbante dell’esperienza traumatica mentre è impegnato in una stimolazione sensoriale bilaterale prodotta dal terapeuta (movimenti oculari, stimolazione tattile o uditiva). L’elaborazione si considera conclusa quando il ricordo non suscita più disagio né a livello emotivo né sul piano somatico e quando il paziente ha generato una cognizione positiva su di sé in associazione al ricordo originario (Shapiro, 1991).
3) IL DISAGIO PSICOLOGICO NON FALSIFICA I RICORDI
La verità o la falsità di una testimonianza non hanno nulla a che vedere con la psicopatologia. Infatti, il trauma non è altro che un’esperienza emotivamente non sostenibile per chi la subisce che, essendo ancora intrappolata nelle reti neurali, genera nell’individuo emozioni, sensazioni e pensieri che mantengono la sua sofferenza. Dunque non è sufficiente un disagio psicologico per invalidare un ricordo perché, attraverso la stimolazione alternata bilaterale, l’esperienza traumatica viene elaborata e immagazzinata correttamente nel cervello.
4) L’EMDR NON GENERA FALSI RICORDI NEMMENO NEI BAMBINI
È possibile che i bambini possano avere falsi ricordi ma non attraverso l’EMDR. La tecnica infatti ha il solo scopo di elaborare il ricordo per integrarlo nel presente in modo che esso non dia più fastidio.
In conclusione, il trattamento EMDR condotto da terapeuti formati, esperti e supervisionati, ha lo scopo di aiutare le persone a rielaborare i traumi psicologici, generando nuove connessioni neurali e permettendo al ricordo di essere integrato nella propria storia di vita, lasciando una volta per tutte il passato nel passato.
BIBLIOGRAFIA
- Amabili M., Di Domenico A., (2024). La Flash Technique. Rendere più accessibili e rielaborare le memorie traumatiche più travolgenti. Giovanni Fioriti Editore, Roma
- Haour, F. e de Beaurepaire, C., (2016). Summary: Scientific evaluation of EMDR psychotherapy. L’encephale, 42(3), 284-288.
- Hoffman A., Ostacoli L., Lenhung M., Hase M., (2021) “Psicoterapia EMDR e cura della depressione”
- Navarro, P. N., Landin-Romero, R., Guardiola-Wanden-Berghe, R., Moreno-Alcázar, A., Valiente-Gómez, A., Lupo, W. e Amann B. L., (2018). 25 years of Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR): The EMDR therapy protocol, hypotheses of its mechanism of action and a systematic review of its efficacy in the treatment of post-traumatic stress disorder. Revista de Psiquiatría y Salud Mental (English Edition), 11(2), 101-114.
- Shapiro F., (2019) “EMDR. Principi fondamentali, protocolli e procedure”
- Verardo A. R., Lauretti G., (2020) “Riparare il trauma infantile. Manuale teorico d’integrazione tra sistemi motivazionali ed EMDR”
SITOGRAFIA
- www.emdr.it
- www.who.it
Related Posts
L’alleanza terapeutica nell’EMDR, nella Flash Technique e nell’Imagery
L’alleanza terapeutica è un concetto introdotto in ambito psicoanalitico ma è...
Riconoscere e guarire i traumi del presente e del passato
INTRODUZIONE AL CONCETTO DI TRAUMA Approfondire il concetto di Trauma è molto...
Perché e come il trauma psicologico si trasmette da una generazione all’altra?
Un trauma psicologico non è soltanto un evento in cui la propria sopravvivenza o...
Superare il trauma psicologico con il metodo EMDR e la Flash Technique
Negli ultimi anni molte persone ne hanno tratto enorme beneficio. Ad esempio, la...