Studio ma non imparo: avrò un disturbo dell’apprendimento?
INTRODUZIONE
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono delle patologie caratterizzate da una serie di problemi relativi alla capacità di lettura, scrittura e calcolo e sono causate da una diversità neurologica che avviene durante la crescita cerebrale nei primi anni di vita. Il loro esordio avviene durante la scuola elementare, generalmente tra la classe prima e la classe terza ma, in alcuni casi, durante la scuola materna possono essere presenti dei sintomi precursori come problematiche linguistiche e difficoltà motorie.
COME SI MANIFESTANO I DSA?
A grandi linee, i bambini e gli adolescenti con DSA presentano alcune difficoltà nel campo dell’apprendimento. Tra queste sono presenti:
- Lettura imprecisa, lenta o faticosa
- Pronuncia delle parole in modo sbagliato ad alta voce, con esitazione o una tendenza a tirare ad indovinare
- Difficoltà di comprensione del significato di un testo
- Tendenza a sostituire o ad omettere alcune parti di parole
- Molti errori grammaticali o di punteggiatura all’interno di una frase
- Difficoltà del ragionamento matematico.
Le difficoltà di lettura, scrittura e calcolo non hanno risoluzione spontanea ma sono persistenti, sono molto al dì sotto di quelle che ci aspetterebbe per l’età del soggetto e causano difficoltà di adattamento a scuola, nel lavoro e nella vita quotidiana. Inoltre, è importante ricordare che il deficit di apprendimento non dipende né da un basso quoziente intellettivo (che risulta nella norma e, in alcuni casi, è anche superiore), né da problemi all’udito e alla vista, né da altri disturbi mentali o neurologici, né da problemi psicosociali né dall’istruzione inadeguata né da una scarsa conoscenza della lingua.
Il funzionamento sociale all’interno del gruppo classe delle persone con DSA può risultare molto problematico. Infatti, avendo difficoltà nelle performance scolastiche, tenderebbero a sentirsi inferiori e inadeguate anche nelle interazioni con i coetanei.
Inoltre, essendo il percorso scolastico di questi soggetti frequentemente segnato da ripetuti insuccessi, non è raro che insegnanti e genitori tendano erroneamente ad accusarli di essere oppositivi, demotivati e disinteressati. Atteggiamenti di questo tipo non sono per nulla d’aiuto ma comportano solo conseguenze sgradevoli come l’evitamento dei compiti scolastici e ripetuti conflitti con insegnanti e genitori, in quanto gli studenti non si sentono riconosciuti nelle proprie difficoltà ma solo accusati di qualcosa di cui non sono colpevoli.
COME INTERVENIRE?
L’intervento terapeutico consiste nell’aiutare queste persone a potenziare le capacità di lettura, scrittura e calcolo e gestire i fattori emozionali e relazionali in maniera adeguata. Infatti, è bene sottolineare che i soggetti con DSA soffrono molto per le loro carenze le quali incidono pesantemente sull’autostima e sulla motivazione all’apprendimento e agiscono da fattori predisponenti per lo sviluppo di ulteriori disturbi psicopatologici come ansia, panico e depressione.
Dopo un’accurata valutazione psicodiagnostica effettuata tramite test e una serie di colloqui psicologici iniziali, è fortemente consigliato trattare i DSA con una Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, un metodo non farmacologico molto efficace che interviene sia come sostegno psicologico nell’ambiente scolastico e familiare sia sul problema psicopatologico di apprendimento.
Inoltre, è importante associare la terapia cognitivo comportamentale con l’impiego di neurotecnologie come il Neurofeedback Dinamico Non Lineare NeurOptimal® che aiuta a potenziare il cervello, aumentando nelle persone le capacità di memoria, concentrazione e problem solving, grazie alla plasticità neuronale che gli consente di evolversi e di adattarsi in qualsiasi nuova situazione.
BIBLIOGRAFIA
- American Psychiatric Association, “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – 5° Edizione” (2013)
- Isola L., Romano G., Mancini F., “Psicoterapia cognitiva dell’infanzia e dell’adolescenza. Nuovi Sviluppi” (2016)
- Lo Presti G., “Nostro figlio è dislessico. Manuale di autoaiuto per i genitori di bambini con DSA” (2015)
- Lo Presti G., Vio C., “Diagnosi dei disturbi evolutivi. Modelli, criteri diagnostici e casi clinici” (2014)
- Lo Presti G., Tressoldi P. E., Vio C., “Diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento scolastico” (2013)
SITOGRAFIA
- www.neuroptimal.com
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